Dal 14 al 21 Geoitalia, Federazione Italiana di Scienze della Terra, che raccoglie tutte le società e associazioni geologiche italiane, organizza la Settimana del Pianeta Terra per sensibilizzare i cittadini e i giovani sull’importanza di coltivare e promuovere le geoscienze, come asse vitale della conoscenza e della ricerca soprattuto in relazione alla gestione del nostro territorio, tra i più sismici e fragili al mondo. Tra i tanti eventi a livello nazionali 5 gli appuntamenti a Roma. Nella nostra storia di uomini l’immaginario geologico si lega all’idea dell’immutabile, e niente ci sembra più fermo ed eterno degli oggetti della geologia: le montagne, le pianure, il mare, i fiumi, il nostro pianeta. Da qui il fascino straniante delle scienze che cercano in essi il mutamento. In questo senso due gli eventi più significativi. A Casal dei Pazzi, miniera di ossa di elefanti pleistocenici, il 19 si racconta, in attesa dell’apertura del museo, l’ambiente fluviale dove 200000 anni fa c’erano un corso d’acqua e gli elefanti ed ora non ci sono più. Sempre il 19 C’è poi la storia geologica, a partire da 250 milioni di anni fa, del Mare Nostrum e delle catene montuose che lo circondano nel documentario di Marco Anzidei a via di Vigna Murata 605 presso L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
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