Come segnalato in un precedente post, il Comune di Roma, facendo di conto, ha sottratto dal numero di b&b, case vacanze, affitti brevi presenti sui maggiori portali di prenotazione (Airbnb, Booking, Expedia, ecc.) – circa 35.000 – il numero di strutture registrate con Scia e obbligo di tassa di soggiorno – circa 22.000 – così valutando per circa 12/13 mila le strutture abusive.
Praticamente un terzo del totale; secondo l’amministrazione un’enormità che comporta evasione fiscale, mancato pagamento della tassa di soggiorno, problemi di sicurezza, degrado del centro storico e corruzione del mercato degli affitti, il quale ormai offre pochi e costosissimi appartamenti a famiglie residenti e studenti. Le Iene è sul pezzo e nel suo stile va a caccia di abusivi.
Intervistato, l’assessore al Turismo Alessandro Onorato dice che per risolvere il problema basterebbe oscurare i siti delle piattaforme nel caso inseriscano strutture non dotate di un codice, di un numero di protocollo o di quant’altro provasse l’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione.
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