Annunciavamo in un post del 10 Aprile il concerto a Capannelle dei Radiohaed per il 30 giugno. Ebbene a metà giugno il loro palco a Toronto, tappa di una lunga serie di incidenti in Italia e all’estero, crolla, uccide un operaio e ne ferisce altri tre. Il concerto a Roma del 30 viene annullato; ora sappiamo che è stato spostato, nonostante le difficoltà tecniche, al 22 settembre. Dopo il caso di Jovanotti, Laura Pausini, ed innumerevoli altri, cogliamo l’occasione per rilevare la profonda contraddizione tra il buonismo messianico che le pop star millantano dai palchi e le condizioni di sfruttamento che il sistema di business che le tiene in piedi riserva a chi, in modo precario, quegli stessi palchi li costruisce, rischiando e a volte sacrificando la propria vita.
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