Sistemazione di giardini, produzione vivaistica d’eccellenza, verde urbano, arredamento di esterni, consulenza botanica; ma anche incontri e dibattiti, laboratori pratici e dimostrazioni per adulti e bambini, concorsi; il tutto condito da musica e mostre. Il Festival del Verde e del Paesaggio, alla sua settima edizione presso l’Auditorium Parco della Musica dal 19 al 21 maggio 2017, è la manifestazione in cui esperti ed aziende di botanica, architettura del paesaggio, design di giardini e verde pubblico, sostengono la necessità di integrare il verde, nei suoi aspetti di salubrità ambientale e valori artistico-decorativi, come pure nella sua influenza su psiche e società, dentro il panorama cementificato e artefatto delle metropoli.
Se è vero che la popolazione mondiale, secondo il rapporto World Urbanization Prospect delle Nazioni Unite (2014), conferma la sua tendenza, incominciata con la prima industrializzazione, a migrare in massa dalle campagne verso le città, al punto da occupare queste ultime già oggi in ragione di un 54% e, in prospettiva, del 66% nel 2030, e che le metropoli, quelle già enormi, per questo tenderanno ancora ad espandersi, ecco allora che il tema del verde risulta cruciale al fine di preservare il sentimento di umanità cresciuto ed evolutosi durante i millenni anche grazie al costante scambio dialettico tra agglomerati urbani e campagna, civiltà e selvaggio, piazza e bosco, natura e cultura.
Consapevoli che la selva – come ben esemplificato dall’istallazione Un Bosco per Roma, una foresta di 120 alberi autoctoni allestita nella cavea dell’Auditorium per accogliere i visitatori – deve stare dentro l’architettura, perché un fuori ignoto e oscuro su questa terra non esiste più, con tutta la non tanto sottile sensazione di ambiguità tra naturale e artificiale che questo ci lascia.
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