Ideato dall’AIOMI, Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive, e con il sostegno di Roma Capitale, università di Tor Vergata, e Zètema, la municipalizzata della cultura a Roma, s’inaugura il 19 ottobre Vigamus, il primo museo del videogioco in Italia. Non lasciamoci ingannare dalla parola museo, se intendiamo con essa solamente la conservazione e l’esposizione al pubblico di opere dell’ingegno che ricostruiscano il passato. Accanto alle sezioni che espongono i reperti, videogame e console delle origini ve ne sono altre che scandagliano il presente, Microsoft Nintendo o Sony che siano. C’è da tener conto inoltre che in Italia l’industria legata al ricco mercato dei games è asfittica, poco creativa e assolutamente incapace di competere a livello internazionale; [Continua]
Ultrasuoni al Pigneto
Al Pigneto i giorni 12 e 13 ottobre hanno luogo i concerti di Ultrasuoni, rassegna di gruppi rock che occuperà più spazi nel quartiere già da sè tra più notturni e goderecci di Roma. Si potranno sentire dal vivo soprattutto Al Circolo degli Artisti, band storiche dell’scena inglese elettronica alternativa anni ottanta quali Orb, e gli Echo & the Bunnymen; nuove interessanti proposte provenienti da tutto il mondo come i Fujiya & Miyagi e i brasiliani Madrid. Oltre lo storico locale di via Casilina Vecchia, saranno interessati nel cuore del Pigneto, l’Alvarado Street, l’ Hula Hoop, e l’Init Club. Potete sapere tutto su http://www.ultrasuonifest.com/it/.
Akbar – il Carlo Magno dell'India in mostra
La Fondazione Roma Museo, con Artemisia Group e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è responsabile di questa mostra che sarà a Palazzo Sciarra dal 23 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013. 150 tra aquerelli, dipinti, tessuti, tappeti, illustrazioni, oggetti ed armi arricchiti di pietre preziose ad illustrare la vita e l’ambiente del sovrano Akbar, terzo imperatore della dinastia musulmana moghul a regnare sull’India dal 1556 fino alla morte avvenuta nel 1605. Non dimentichiamo trattarsi della stirpe che darà la sua impronta culturale a quel paese fino alla colonizzazione britannica del 1858, e cioè a darci l’India tale come sopravvive nell’immaginario occidentale: maharaja, sontuosi palazzi, grandi ricchezze, splendore nelle arti. Akbar, unico della sua colta dinastia, è incapace di leggere e scrivere. [Continua]
Le fiabe visibili di Calvino al Palazzo delle Esposizioni
Ingresso gratuito dal 28 ottobre al 20 gennaio 2013 al Palazzo delle Esposizioni per Italo Calvino, per le fiabe italiane da lui raccolte e trascritte, per i 18 illustratori che le hanno interpretate, e per offrire ai bambini e ragazzi un laboratorio di creatività. Sarà un esagerazione, ma nell’illustrazione dei libri per l’infanzia e l’adolescenza vediamo un contributo di resistenza all’omologazione dell’immaginario che viene esercitata su tutti, compresi gli adulti, dall’industria mondiale dell’animazione e dei videogames, Disney-Pixar e Dreamworks che sia. La cooperativa Giannino Stoppani – per chi va a Bologna, gestisce coraggiosamente, al di fuori dei circuiti, la libreria per ragazzi nel centrale Palazzo di Re Enzo – la trasferisce a Roma appunto dal capoluogo emiliano.[Continua]
Le città dissolte – Pedro Cano
Fino al 13 gennaio 2013 ai Mercati di Traiano, Mediterranea, Pedro Cano, mostra del pittore spagnolo assiduamente presente a Roma. Il Mediterraneo un mare chiuso, alle civiltà e ai loro traffici sufficiente per millenni. Sulle sponde del Mediterraneo tutti siamo diversi ma tutti ci riconosciamo, sicuri di esserci almeno una volta incrociati, su qualche isola, in un porto, durante qualche istante perduto, dimenticato. Come pure le città ci sono tutte interamente familiari, senza sconti e amnesie, pur lontane come Alessandria, Cartagena, Istanbul, Napoli, Spalato, Venezia; le isole Maiorca, Patmos, Sicilia, dove arriveremo almeno una volta. Canu ce lo rammenta con tratti di disegno preciso e dissolto, portandoci in paesaggi frammentati che noi dobbiamo ricomporre, condannandoci in ogni modo a non sbagliare, chiunque siamo e qualunque sia la nostra prospettiva: poco importa se sono città reali o le città invisibili di Calvino, da lui pure illustrate; dobbiamo ricostruirle perchè dentro di noi hanno le fondamenta. Maggiori informazioni.[Continua]