Prorogata fino al 17 febbraio Urban Survivors. la mostra organizzata dal Medici senza Frontiere con le foto di Noor, una sorta di collettivo di fotografi e video-documentaristi impegnati nelle periferie più povere del mondo, presenti laddove l’organizzazione umanitaria opera. Un quadro da non trascurare per chi vuole comprendere la violenza, il degrado, l’assenza di diritti, la malattia e la povertà sul pianeta e i meccanismi che li generano. Cinque città, cinque denunce dello sfacelo.
A Dacca, nella zona peninsulare di Kamrangirchar, tre kilometri quadrati di discarica bastano a 400.000 persone per abitare. La gente vive nell’immondizia, respira i veleni, fa il bagno e lava gli indumenti nell’acqua del fiume Buriganga, una cloaca a cielo aperto dove le industrie della città riversano i loro mefitici scarti.[Continua]