Incombe Vermeer alle Scuderie del Quirinale (prima volta a Roma, 27 settembre 2012 – 20 gennaio 2013). Tre curatori di fama internazionale per ricomporre la diaspora dei suoi dipinti, (parte della cinquantina che costituiscono l’intero corpus delle attribuite) e quelli dei suoi contemporanei (altri cinquanta) per certificare le influenze: Tra gli altri, Gerard ter Borch, pittore giramondo formatosi con Rembrandt dai soggetti e dalle atmosfere affini a quelli di Vermeer, che compare con lui a firmare un atto il 22 aprile 1653 davanti al notaio de Langue; Il paesaggista e pittore di architetture Carel Fabritius, ferito a morte e deceduto nell’esplosione della polveriera di Delft nel 1654; Pieter de Hooch fine prospettivista di cortili e interni sicuramente in contatto con il Nostro; e ancora il gestore di birreria Jan Steen, Gerrit Dou, Nicolaes Maes, Gabriël Metsu, tutti abili giocolieri della luce e narratori della vita operosa e domestica della florida borghesia olandese del XVII secolo.[Continua]
Il Tango vero all'Auditorium
Buoneos Aires Tango, dal 12 al 21 settembre, è la manifestazione in cui convengono dall’Argentina i più importanti ballerini di Tango al mondo. In programma ogni giorno danza, musica, conferenze e lezioni di tango nei vari spazi dell’Auditorium. Da segnalare il Campeonato de Campeones, una sfida tra le coppie vincitrici delle maggiori gare di tango al mondo che culminerà nella finale del 17. Non trascurato l’aspetto musicale con la presenza del Cuarteto La Bordona, del cantante Juan Villarreal, del chitarrista Esteban Morgado, tutti attuali massimi rappresentanti del genere. Il tango è infatti inanzitutto musica, del popolo e delle periferie argentine e sudamericane, dal ritmo sincopato e dalle più svariate ascendenza, gauchos dalle campagne, schiavi liberati e sonorità spagnole: popolare come tutti i generi musicali in origine. Da proletariata, accettata dalla borghesia, diventa musica da comporre nel ‘900 a partire sopratutto dai musicisti di origine italiana ( come lo stesso Piazzolla ad esempio) ed in genere da immigrati, fino ad assumere il marchio di musica nazionale argentina.
Al Parco degli Aquedotti Roma salta in aria
In settembre c’era un tempo a Roma, neanche tanto tempo fa, la Notte Bianca, sfavillante e piena anche per i quartieri periferici; la cassa di Roma Capitale decise che non era più il caso. Da allora ogni anno, a cercare di colmare il vuoto, iniziative indipendenti, prodotto di una cultura di per sè alternativa ed antagonista, nostalgica in questo caso di un modello di città pensato con politiche e da politici pienamente integrati. Dalle nostre parti, al Parco degli Aquedotti 13, 14 e 15 settembre c’è Roma salta in aria, gratuito, intessuto con l’intreccio felicemente bombarolo di reggae, hip hop, balcanica, multietnica e tango. C’è da augurarsi che non salti in aria il già non troppo ben tenuto Parco degli Acquedotti.
Museo Carlo Bilotti – Personale di Roberta Pugno
Villa Borghese è disseminata edifici dalle storie diverse. Tra queste, la cosidetta Aranciera, prima di diventare letteralmente il posto in rovina dove si conservavano le piante di arancio in vaso, era stata la residenza della famiglia Ceuli, antecedente la costruzione della stessa residenza Borghese da parte di Scipione. Valorizzata nel settecento da Marcantonio IV Borghese con affreschi, fu adibito a feste ed incontri mondani, insieme al vicino giardino del Lago. Durante la resistenza della Repubblica Romana del 1849, i francesi al comando del generale Oudinot, accorsi su richiesta del Papa, bombardarono l’edificio, come in più punti tutta Roma, rendendolo irriconoscibile. Fu ricostruito senza alcun aggancio con i fasti precedenti.[Continua]
Energie rinnovabili alla Fiera di Roma 2
Ancora, tra il 5 e il 7 settembre, alla Fiera di Roma all’interno di Eolica Expo Mediterranean il seminario Owemes, sulle forme di energia rinnovabile offerte dal mare. Immenso l’oceano si muove. Spinto dal vento si increspa di onde, sollevato dalla gravità degli astri e dalla forza centrifuga del moto terrestre ci dà le maree; correnti di acqua diversa per temperatura e salinità l’attraversano. Si tratta di trasformare tutto questo movimento in energia e portare questa energia dove serve. Il superamento delle difficoltà in mare è il nerbo della tecnologia perchè è il mare che da migliaia di anni ci contesta il nostro tentativo di sopravvivere e terrorizzandoci, può inghiottire le nostre piattaforme come un tempo i pescatori neolitici.