Il 3 agosto 2013 la nuova amministrazione, appena insediata, ha dato il via alla pedonalizzazione sperimentale di via dei Fori Imperiali, con l’intento di renderla effettiva a partire da settembre, dopo un’ulteriore fase di ascolto dei suggerimenti della cittadinanza. Questo posto – geologicamente un acquitrino prodotto sul tufo vulcanico dall’erosione dei piccoli corsi d’acqua affluenti al Tevere – eccetto per il lungo periodo in cui i papi, interessati all’altra sponda del fiume, l’hanno abbandonato al pascolo, ha assunto il ruolo di chiave per conquistare Roma e i romani, e in certi casi il mondo. Dai villaggi primigeni che da cimitero ne hanno fatto il loro centro, ai re che l’hanno bonificato, a Cesare, ad Augusto agli Imperatori che l’hanno ingrandito, fino a Mussolini che l’ha spianato per far leva più sul suo potere evocativo più che sulla sua storia, facendone il punto di partenza per la costruzione di un nuovo impero. Chi ha voluto Roma è partito dai Fori, e su questi ha lasciato le sue impronte. Forse è incominciata una nuova era. http://www.foripedonali.it/[Continua]
La città partecipata
Il 25 luglio 2013 all’interno dell’ex-cartiera latina, sede dell’Ente Parco dell’Appia Antica, NC-meet. Smart Citizen, incontro promosso dall’Associazione Naked City Project. Un gruppo di persone, giornalisti, fotografi, operatori sociali e culturali, collaborano intorno all’dea di costruire una piattaforma web affinché i cittadini, abitanti del territorio, possano condividere foto e materiali da cui scaturisca un racconto, una visione complessiva sull’ambiente che abitano, sulle condizioni in cui il suo spazio cittadino versa e su come lo vorrebbero. Un esperimento di cartografia partecipata, il cui nocciolo sta nella “georeferenziazione” di materiali fotografici, giornalistici e scientifici. L’obiettivo è sottrarre la vita quotidiana nei quartieri, il progetto di città, all’ignoranza dei politici, alla fredda mano della burocrazia amministrativa, ed infine agli interessi speculativi dell’imprenditoria privata. A Roma, dove le periferie sono state teatro di un vero genocidio di sogni e speranze, si conosce il problema. Per ora idee e mostre fotografiche.[Continua]
Al Planetario Quasar dal vivo
Camminare su un nastro trasportatore che accelera nel verso opposto. Per arrivare a destinazione, mantenendo costante la propria velocità, viene naturale allungare il passo. Questo succede alle onde elettromagnetiche, comprese quelle visibili ai nostri occhi, emesse dagli oggetti più lontani da noi a cui possiamo guardare, distanti nell’ordine di miliardi di anni luce. Quasar e Radiosorgenti, le cose più lontane e più luminose del cielo ci inviano, all’unica velocità concessa, i loro segnali. Noi li leggiamo come spettri di onde variamente lunghe, tra un minimo e un massimo; spettri continui eccetto per qualche lacuna dovuta all’assorbimento, intervalli scuri da imputare alle atmosfera di materia e polveri che le circondano e che impediscono solo ad alcune tra le frequenze possibili di arrivare. Barre incolori presenti in qualsiasi sorgente luminosa del cielo, ma che nel caso di oggetti lontanissimi risultano spostate verso le lunghezze d’onda più lunghe rispetto a quanto lo siano negli spettri di oggetti che sappiamo simili a quelli, ma più vicini. Redshift lo chiamano gli astronomi, spostamento verso la componente rossa della luce visibile, la gamma dove di trovano le onde di maggiore lunghezza e di minore frequenza.[Continua]
Postclassici su Foro e Palatino
Il Foro Romano e il Palatino, dopo la riapertura dello stadio di Domiziano, e in attesa un terzo accesso all’area, oltre al loro immenso e mai esaurito contenuto archeologico, si caricano della responsabilità di dare una senso all’arte italiana contemporanea. Post-classici (ripresa dell’antico nell’arte contemporanea italiana), include, disseminati tra Tempio di Romolo, Tempio di Venere e Roma, Vigna Barberini, Stadio Palatino, Criptoportico neroniano e Museo Palatino, post-classici ormai classici come Kounellis, Pistoletto, Paolini e Paladino, fotografi come Jodice e Biasiucci, artisti ancora senza collocazione quali Parmiggiani, Longobardi, Albanese, Beecroft, e poi Aquilanti, Colin, e i giovani ZimmerFrei, Alis/Filliol e Barocco; tutti, per quanto isolati e senza catalogo, accomunati dal guardare, forse costretti, al territorio di rovine simbolico e materiale dell’arte classica (greco-latina) e del nostro paesaggio archeologico.[Continua]
Orientamento a Tor Vergata
il 23 di luglio l’università di Tor Vergata offre, al centro della grande area del Campus, una giornata di orientamento per la scelta della facoltà. Dopo il saluto del rettore, nelle sedi di via del Politecnico e via Columbia, il personale didattico illustrerà i punti di forza dell’offerta formativa di Scienze, Lettere, Medicina, Ingegneria, Economia e Giurisprudenza. Sia l’Anvur (L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), come pure il Censis, considerando parametri quali didattica, ricerca, produttività, servizi, appeal internazionale, pongono Tor Vergata tra i primi dieci atenei italiani; una posizione prestigiosa anche se si tiene conto che l’università dell’agro romano risulta tra i primi cinque in molte aree disciplinari, come scienze fisiche e matematiche, umanistico letterarie, e scienze motorie. Per farsi un idea http://www.anvur.org/index.php?lang=it, e http://www.censis.it/5?shadow_evento=117356, ma partecipare all’evento orientativo consentirà di valutare quanto le statistiche tacciono sulle persone e sull’ambiente.[Continua]