Il 28 agosto 2013 incomincia la Mostra del Cinema di Venezia numero settanta e Roma è presente con il Grande Raccordo Anulare, l’autostrada urbana che tenta inutilmente di arginarla. Santo Gra è il film documentario di Francesco Rosi che si confronta con la strada più importante di Roma, vista dalla quale Roma è imperscrutabile, irriconoscibile rispetto a come tutti la immaginiamo. L’arteria ad anello che collega qualunque quartiere della città a tutti gli altri, ma che congestionata consente alle persone di chiudersi assorte almeno quanto impedisce alla metropoli di parlare a sé stessa. Il luogo non luogo, come molti nella modernità urbana, sul quale potendo preferiamo correre anche oltre i limiti di velocità. E invece Rosi l’ha percorsa piano, tenendosi a parte della fiumana diuturna di automezzi, e ha scoperto, come incagliata da tempo immemorabile ai piloni dei viadotti, un’umanità diversa, forgiata dalla coscienza di essere ai margini quando la marginalità è un po’ da per tutto senza essere una ricchezza esclusiva. Una teoria preziosa di ritratti, come preziosi possono essere i detriti che a volte la risacca lascia sulle spiaggia. E il ritratto di Roma non risulta banale come quello ispirato a sarcastiche o letterali Grandi Bellezze. http://www.sacrogra.it/film.php[Continua]
Scadenza bando Roma Creative Contest
Tempo fino la 25 agosto per inviare, nei modi e nelle forme indicati sul bando, il proprio cortometraggio al Roma Creative Contest – Short Film Festival. Nel corso delle domeniche 15-22-29 settembre e 6 ottobre 2013 si avrà così la possibilità di incontrare al Teatro Vittoria altri aspiranti cineasti per scambiarsi idee, materiali, tecnologie. In ultimo il concorso, suddiviso nelle sezioni Cacciatori di Immagini (cortometraggi italiani di finzione), Corti di Animazioni ( corti da tutto il mondo), e Web Series (serie trasmesse sul web). Lo scopo di Himages Hunters, l’associazione che organizza l’evento, è la ricerca di ” linguaggi e contenuti non convenzionali” e “nuove tendenze registiche”, che siano capaci di un “uso consapevole e brillante del mezzo cinematografico e una scrittura sorprendente e ironica che valorizzi su più livelli di lettura gli elementi semplici e reali”.[Continua]
Pianeti extrasolari al Planetario
Il 25 agosto con la qualificata presenza dell’astrofisica Giovanna Tinetti, tra le ore 21:00 e le 23:00, dal Planetario di Roma, collegato in remoto con il telescopio del Bellatrix Observatory di Ceccano, si potrà osservare un pianeta extrasolare ad anni luce di distanza, mentre transita in forma di minuscola sottrazione di luce davanti alla sua stella; tutto dal vivo, per quanto vivo possa considerarsi l’immagine infinitesima e manipolata di un ombra ad una distanza che la vita in quanto tale non sperimenta. E resta incredibile che questa assenza, questo sottrazione che rivela una presenza, ci dice anche tutto quello che sappiamo su di esso. Grandezza, orbita, distanza dal suo sole, composizione dell’atmosfera, consistenza, tutto grava sulle deformazione che l’oggetto imprime alla luce della sua stella, in analogia con quanto sperimentiamo riguardo alla natura della luce qui da noi. Nell’incrollabile fede che le sue leggi siano le medesime da noi e dall’altra parte dell’universo.[Continua]
Mitologia del Petrolio
Dalle ere geologiche e dalla terra sgorga denso e nero, vita decomposta ci restituisce energia. Giace nella profondità della cultura italiana, nelle sue viscere indistinguibili dagli intestini mai completamente spurgati della politica, dell’economia, del mistero italiano. Il petrolio, Petrolio di Pasolini, petrolio del Caso Mattei, Petrolio del pittore spagnolo, naturalizzato italiano, Xavier Bueno, ora in mostra alla Centrale Montemartini, succursale di archeologia industriale dei Musei Capitolini, fino al 29 settembre 2013. Inedito sempre, irrimediabilmente postumo, è un soggetto che affrontato, crea disagio, immobilizza chi cerca di guardarlo in faccia per ridurlo a metafora. Difficile da estrarre, la sostanza miracolosa e avvelenata, complessa la tecnologia per piegarla ai bisogni della nostra civiltà; ma la civiltà non ha potuto che piegarsi a sua volta, nell’ultimo secolo, alle cadenze industriali, economiche e politiche che essa dettava. Chi non vuole fare arte didascalica e di intrattenimento va a rimestare nel liquido nero per capire e svelare le pulsioni del potere; ma partendo da esso, finisce per esprimere misteri inestricabili. Capita anche al quadro in acrilico di Bueno.[Continua]
App Archeoroma
L’applicazione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e un collettore dalla filosofia cartacea, in cui compare la parte nobile, la polpa per visibilità ed investimenti, del patrimonio archeologico di Roma, quella gestita direttamente dallo Stato. Se la tecnologia è relegata alla possibilità di aggiornare le notizie su mostre orari ed eventi il risultato non può essere diverso. Realtà aumentata, prenotazione e acquisto biglietti, georeferenziazione e non sappiamo che altro sono fuori portata. Ma il problema è un altro. La emanazione locale e speciale del Ministero mette sulla sua applicazione il suo patrimonio, non quello di competenza del Comune o della chiesa Cattolica. Il turista, anche quello più avveduto, non lo sa come la gran parte dei romani. Va al Colosseo ma non al Ludus Magnus, l’area di servizio dei gladiatori a pochi metri. Entra giustamente ai Fori e Palatino e non sa che a poca distanza c’è l’Area Sacra di San Omobono, un squarcio altrettanto importante per comprendere la Roma arcaica.[Continua]