Caracalla, Paradiso Contemporaneo si chiama l’evento che dal 26 ottobre 2012 sarà aperto alle Terme di Caracalla fino al 6 gennaio 2013. La riapertura al pubblico dopo dieci anni di restauri del mitreo delle terme di Caracalla sancisce l’incontro dell’archeologia con il contemporaneo di Michelangelo Pistoletto, sacerdote indiscusso dell’ arte povera e dell’arte fuori dai musei; all’interno dei giardini delle terme egli dà corso all’ennesimo episodio del suo progetto artistico denominato Terzo Paradiso, consistente, sin dal 2003, nel tracciare dappertutto, nelle più svariate forme grandezze e materiali, un simbolo d’infinito riveduto e corretto con l’aggiunta, tra le due ellissi solite, di una terza più grande e maestosa: questo a significare, come dichiarato dall’artista, una sintesi nuova e salvifica figurata in quella centrale, tra mondo naturale preumano e mondo artificiale umano e corruttore rappresentati ognuno da quelle laterali. Pistoletto, raccogliendo sparse macerie delle Terme e disponendole a formare il suo Terzo Paradiso, ridà loro vita in un atto creativo che di per sé rappresenta il ruolo rigeneratore dell’arte. Un ruolo che le religioni, anche il mitraismo, hanno avuto: rigenerare, con un rito di prossimità alle forze creatrici, la fecondità vitale altrimenti succube del ciclo fatale della morte.
Il mitreo di Caracalla, rinvenuto durante gli scavi del 1912 e ricavato dal fitto intrecciarsi di sale e cunicoli di servizio alle Terme, oltre ad esser il più grande tra quelli ritrovati a Roma è l’unico a presentare al centro della sala principale, quella dove probabilmente gli iniziati consumavano il banchetto sacro, una cavità forse di servizio all’uccisione rituale del toro, momento centrale della mitologia mitraica. Nascosta lì sotto, la figura iniziata più alta in grado aspettava che il sangue fecondo e rigeneratore del toro sacrificato lo ricoprisse copiosamente in modo da presentarsi purificato all’assemblea.
Colpisce come anche in questo caso la prospettiva nel tempo rende poco pertinente l’immagine di purificazione con quella del rituale cruento che la rende accessibile. La medesima sensazione potrebbe replicarsi nei posteri non iniziati all’arte di questi anni che si imbatteranno nell’atto creatore di Pistoletto. Teniamo conto del fatto che il mitraismo da culto dei legionari di ritorno dall’oriente, si integrò a Roma come religione delle classi agiate e di alcuni imperatori durante il III secolo. L’arte contemporanea, di cui quella di Pistoletto è un pezzo, pare voler fare finalmente il percorso contrario, dalle rito intellettuale delle élites diventare di tutti e per tutti. Pistoletto su Youtube. Nel mitreo si potrà entrare a gruppi di 25: è necessario per questo telefonare ed informarsi qui.
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