Che il settore della produzione cinematografica e audiovisiva sia ancora considerato il volano imprescindibile per l’immagine e l’economia di un Paese lo testimonia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato da Governo con un capitolo interamente dedicato al potenziamento di Cinecittà. Al paragrafo M1C3.3 Industria Culturale e Creativa 4.0, si dice:
La misura prevede due linee di intervento. La prima riguarda gli investimenti nel settore cinematografico e audiovisivo per migliorarne la competitività. Il rilancio di un polo europeo strategico e celebrato in tutto il mondo per la produzione cinematografica e televisiva a Roma (Cinecittà) è essenziale per l’esistenza stessa della produzione cinematografica in Italia e per aumentare la sua attrattiva per le produzioni cinematografiche e televisive europee e internazionali. Ciò contribuirà all’occupazione e alla crescita nel settore e genererà ricadute (ovvero flussi turistici e commerciali legati alla sistemazione delle compagnie cinematografiche e audiovisive). La seconda linea di intervento si prefigge l’obiettivo di supportare l’evoluzione degli operatori dell’industria culturale e creativa. Questo comporterà di intervenire sia sui processi del settore, rivedendo gli appalti pubblici per gli eventi culturali in logica di maggiore sostenibilità ambientale, sia sulle competenze, supportando il capability building degli operatori su temi green e digitali.
E ancora
L’investimento ha l’obiettivo di potenziare la competitività del settore cinematografico e audiovisivo italiano. Il Progetto è finalizzato all’attenuazione dell’impatto sociale ed economico della crisi con l’obiettivo del potenziamento di crescita economica, occupazionale e competitività, anche agendo sulla formazione, con tre linee di intervento:
• Potenziare gli studi cinematografici di Cinecittà gestiti da Istituto Luce Cinecittà SRL – società in cui il Ministero dell’Economia delle Finanze detiene il 100% della partecipazione e il Ministero della Cultura esercita i diritti del socio – per migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta produttiva, aumentare la capacità di attrazione delle grandi produzioni nazionali, europee e internazionali e potersi confrontare con i grandi competitor internazionali quali Pinewood, Shepperton, Babelsberg e Korda
• Rilanciare le attività della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia mediante sviluppo di infrastrutture (“virtual production live set”) ad uso professionale e didattico tramite e-learning, alla digitalizzazione ed alla modernizzazione del parco immobiliare ed impiantistico
• Rafforzare le capacità e le competenze professionali nel settore audiovisivo legate soprattutto a favorire la transizione tecnologica.
Inoltre il Ministro Franceschini, in un intervento ufficiale di qualche mese fa ha detto:
Su Cinecittà il Governo ha deciso di fare un grande investimento che guarda al futuro del cinema italiano e che ci mette in condizione di esercitare un ruolo di leadership in Europa in questo settore. Nel Pnrr sono previsti 300 milioni di euro che serviranno per trasformarla. Sia dal punto di vista strutturale, attraverso l’operazione con Cassa Depositi e Prestiti, che ne aumenta il suo volume con altri 40 ettari confinanti, sia da quello tecnologico. Poi ci sarà il collegamento con il Centro sperimentale di cinematografia, quindi con la formazione, e la nuova governance, che ringrazio ancora per aver accettato questo impegno. Uno sviluppo dell’area che sarà tutto in chiave di sostenibilità ambientale, uno dei criteri che verranno sempre di più valutati anche dall’industria cinematografica nella scelta di dove fare un film.
Ci sono le premesse di un rilancio complessivo a livello internazionale degli Studi Cinematografici, del Centro Sperimentale e di tutta l’area cittadina che li ospita.
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