Quarta inusuale intersezione tra l’Ikea e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati. La dottoressa Catalina Curceanu il 9 di aprile 2014 presso il ristorante del negozio Tuscolano Anagnino, alle 17:30 si assumerà il compito di mostrare ai fornelli il legame concreto che esiste tra le grandi teorie scientifiche che spiegano il mondo intorno a noi e gli elettrodomestici più utilizzati in cucina. Congelatori, robot da cucina, pentole a pressione sono sono alcune delle ricadute pratiche dei principi, a volte del tutto controintuitivi, che la meccanica quantistica e la fisica delle particelle durante tutto il secolo scorso, dopo accidentati e lunghi percorsi di osservazioni sperimentale e riflessione astratta, hanno stabilito riguardo la materia. Se non provate solamente gratitudine per il forno a microonde piazzato in cucina che vi abbuona tempo e fatica quando tornate stanchi e affamati la sera, e anzi incominciate a nutrire sincera ammirazione per la sua capacità di riscaldare a puntino il piatto del giorno prima senza liquefare il contenitore di plastica in cui l’avete conservato; se volete veramente capire il miracolo e non vi accontentate della solita pur vera affermazione che ciò che le microonde surriscaldano è prevalentemente l’acqua presente all’interno di qualsiasi cibo, ebbene non potete sfuggire a concetti notoriamente ostili come energia quantizzata, funzione d’onda, principio di esclusione di Pauli. Maggiori informazioni su La Fisica del master chef.[Continua]
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Colosseo. Biblioteche e libri nel mondo antico
I romani, gente versata per gli aspetti pratici della vita, pur debitori delle civiltà precedenti si diedero meno pensiero che la conoscenza rimanesse a pannaggio di sette misteriche o che fosse argomento dibattuto tra pochi esperti servitori di potenti sovrani. Con le limitazioni di una società stratificata e diseguale fecero comunque in modo che scorresse liberamente a favore di chi possedeva gli strumenti intellettuali per riceverne. Per primi, forse già avanti lo scadere del I sec. d.C., si erano impegnati nel far progredire il libro da rotolo scrivibile da un solo lato del foglio a codice, in papiro e poi in pergamena, che li rendeva disponibili entrambi, in modo che a parità di materiale utilizzato contenesse più scrittura e risultasse più economico. Le biblioteche da luoghi sacri quali erano nelle culture ellenistiche, a Roma, con il pieno consenso delle élites, diventano luoghi aperti, contigui a musei, palestre, ginnasi, terme, fori multifunzionali. Posti in cui, tra lo schiamazzo continuo della folla, si poteva assistere a letture a voce alta, pagate anche da privati, i quali le consideravano simbolo di prestigio alla pari dei giochi gladiatori; luoghi dove gli autori stessi leggevano le loro opere sottoponendosi al diretto giudizio degli astanti. L’Atrium Libertatis, la biblioteca ad Apollinis, il porticus Octaviae, la biblioteca Ulpia, sono sole le biblioteche pubbliche accertate, accanto alle innumerevoli private.[Continua]
Museo per un giorno a Roma centro
Domani la palazzina di via del Pasquino 9, posta in uno degli isolati che separa piazza Navona da corso Vittorio Emanuele, con i suoi cinque piani farà da palcoscenico per una esposizione collettiva di 21 artisti di varia estrazione e linguaggio che durerà solamente 12 ore. Allo scadere cominceranno i lavori di ristrutturazione come apartment house, un esclusivo albergo di appartamenti per brevi periodi al servizio di turisti esigenti. Tra gli altri Davide D’Elia, teorizzatore della natura come produttrice di arte e in quanto tale coltivatore di muffe da esposizione, e lo street artist americano di origine indiana Aakash Nihalani che con nastri adesivi colorati e padronanza dei giochi prospettici crea magiche visioni. Con l’espansione di internet la vecchia profezia dell’arte in tutto e dappertutto appare sempre più verosimile e il marchio di autenticità disinteressata ed onestà che essa arte ancora possiede (le convinzioni museali e culturali sono le più difficili da estirpare) si spende sempre più in un circuito di mecenatismo pubblicitario. Non si tengono fuori le nuove correnti artistiche meno integrate come la street art; si pensi in proposito a molte pubblicità televisive commissionate da grandi multinazionali del petrolio. Si può credere che sia meglio questo mecenatismo che niente. https://www.facebook.com/events/1467692680115425/?fref=ts[Continua]