Grazie al finanziamento della lontana Repubblica dell’Azerbaigian, le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, insieme al Mausoleo di Sant’Elena, sulla via Casilina all’altezza del quartiere di Tor Pignattara, dalla domenica delle Palme 2014, tutti i sabati e domeniche saranno aperte al pubblico. Dopo un lungo restauro condotto dalla Pontificia Commissione di archeologia Sacra e dalla Soprintendenza per i Beni archeologici di Roma, un pezzo della Roma dei primi cristiani, un sito importante anche conoscere l’impulso che l’imperatore Costantino e la sua famiglia hanno impresso al passaggio dall’universo pagano all’era cristiana, viene restituito al pubblico. Le Catacombe, terze per estensione a Roma, insieme al soprastante Mausoleo che Costantino aveva assegnato alla sepoltura della madre (il meraviglioso sarcofago di porfido istoriato trovato in loco è ai Musei Vaticani), trascurate e inaccessibili per molto tempo, restituiscono quasi la totalità dei 18000 metri quadri di cubicoli e affreschi in gran parte del III e IV secolo, a testimonianza della fede delle prime comunità cristiane. All’interno della chiesa costruita nel ‘600, tra le mura circolari del Mausoleo, la Sopraintendenza archeologica di Roma espone circa 200 reperti trovati nei dintorni, soprattutto in riferimento alle stele del cimitero degli Equites Singulares, la guardia a cavallo dell’imperatore, che Costantino distrusse per punire la loro scelta di parteggiare per Massenzio durante la battaglia di Ponte Milvio.[Continua]
Archivi per Aprile 2014
Palazzo delle Esposizioni. Roma racconta Pasolini
Pasolini genio e poeta ha creduto che esistesse, o forse ha solo vagheggiato un’umanità antica e innocente, cosciente di una coscienza limpida, trasparente alla natura felice; le ha dato casa nel passato e tra i poveri emarginati del presente. Per puro contrappeso narrativo ha dovuto immaginare anche il potere che l’avrebbe estinta o solo impedito la si potesse sognare. Poi finalmente è sceso per le strade di Roma, al confine con la campagna archeologica, tra le borgate in costruzione: le ha trovate ancora in lotta, in fuga verso una mitica purezza, o ha solo provato a narrarle come tali. Mandrione, Ina case Tuscolana, Tor Pignattara, Pigneto, Cecafumo e parco degli Acquedotti, Casilina Vecchia, Quarticciolo, Ostia sono nei suoi romanzi e nei suoi films. Roma allora, per gratitudine o per vendetta, ha incominciato a raccontare il poeta, ed è stata un altra storia. Roma ha detto che in Pasolini l’innocenza esumata dal fondo dei millenni contadini era l’asso per un giochino di carte, una partita solitaria la sera nella sua villa a Sabaudia. Oggi tutti potremmo avere la visione rivelatrice se solo lo volessimo: ma allora nessuno ascoltava Roma mentre strillava che il Potere, uscito da qualche suo putrido orifizio, era apparso, terribile, a Pasolini, e che lui aveva fatto in tempo ad imprimerlo sulla pellicola e nella scrittura, come si fotografa l’ectoplasma durante una seduta spiritica.[Continua]
Sorridendo film Festival 2014
Cinecittà Studios e Cinecittà si Mostra si aprono tra l’11 e il 13 aprile 2014 per dare spazio al Sorridendo Film Festival, un concorso che assegna premi ai migliori cortometraggi e lungometraggi dell’anno attraverso una giuria artistica composta da cento giovani studenti di Cinema dell’Accademia Artisti di Roma. Ideata da Mary Calvi e organizzata dall’associazione Sorridendo! Onlus da lei presieduta, la manifestazione intende promuovere singoli progetti sociali utilizzando quel canale della creatività cinematografica che sappia affrontare il tema della diversità in maniera lieve e positiva. I giovani dell’Accademia saranno chiamati a giudicare i migliori cortometraggi, mentre per i premi tecnici sarà disponibile una giuria di giornalisti, direttori della fotografia e direttori artistici provenienti da altri festivals prestigiosi. Nella serata del 13 si assegneranno premi ai personaggi del cinema e della televisione italiana che al tempo stesso si distinguono per l’impegno in progetti di raccolta fondi per cause sociali. Franca Valeri, Alessandro Siani e Massimo Boldi, Jacques Sernas, Lillo & Greg, Ambra Angiolini e Giovanni Veronesi; e ancora Maurizio Casagrande, Tosca D’Aquino, Fabrizio Bracconeri, Roberto Ciufoli, Pino Insegno, Rocco Papaleo, Urbano Barberini, Alessio Di Clemente, Nicolas Vaporidis, Augusto Fornari, Riccardo De Filippis, Barty Colucci, Elsa Martinelli: questi solo alcuni dei premiati. Per i corti finalisti a disposizione un canale youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/SorridendoOnlus.[Continua]
Codemotion Rome 2014
Da oggi fino al 12 aprile, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, Codemotion Rome 2014, il più importante appuntamento di workshop e conferenze dedicato alla programmazione. I nuovi framework, tutti i linguaggi esistenti e speakers internazionali per fornire a sviluppatori esperti e giovani un quadro completo dello stato dell’arte nella creazione del software, con un occhio particolare verso i settori Mobile, Web, BigData, Cloud, User Experience. In più, spazi dedicati alle startups, ai makers, ed ai bambini i cui genitori considerano la programmazione come una delle competenze base del futuro, insieme allo scrivere, leggere e far di conto. Presenti le majors dell’economia digitale, come Google, Microsoft, Amazon, Oracle, Intel, IBM, Paypal, Telecom. Certamente un’iniziativa necessaria per un paese come il nostro che, come recita il sito dell’organizzazione, dati Assintel alla mano incomincia a mostrare segni di maturazione del settore ma in questo momento produce solamente il 3,1 cento del Pil nel comparto digitale. Tuttavia anche per i giovani italiani gli oltre 400000 posti vacanti nell’ICT in Europa, destinati ad aumentare vertiginosamente nei prossimi anni, possono costituire un’ottimo corsia per arrivare ad entrare nel mondo del lavoro. Tutto su http://rome.codemotionworld.com/2014/[Continua]
I manoscritti di Galileo e Cousyns al Vittoriano
Stiracchiate appaiano le motivazioni per giustificare un qualche legame tra le opere contemporanee delle artiste Paola Romano e Patricia Del Monaco e, rispettivamente, la forza illustrativa delle lune Galileiane autografate nel Sidereus Nuncius (1610), e il naturismo teatrale di Stefan Cousyns delle 132 tavole realizzate per Hortus Regius Honselaerdicensis (1688). Ma i due manoscritti, entrambi concessi in esposizione dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, da soli, insieme alla mostra sui capolavori del Museo d’Orsay, rendono memorabile una visita al Vittoriano. Il primo, in special modo, è di quelli che hanno cambiato completamente le sensazioni che gli uomini hanno stando di fronte al creato. Eppure Galileo non aveva fatto altro che prendere il cannocchiale, attrezzo per quanto sorprendente già abbastanza diffuso, e puntarlo verso il cielo sfidando i rigori notturni; dopo calibrate annotazioni metteva per iscritto quanto visto in un latino meccanico e glaciale, e aggiungeva accanto scarne ma precise illustrazioni di lune, stelle ed vari altri corpi celesti. Eppure da allora la luna è un corpo rugoso e butterato, Giove ha altri oggetti celesti che gli girano intorno, e in cielo ci sono molte più stelle e più lontane di quanto ne possiamo immaginare.[Continua]