Già da settembre e per tutto ottobre presso la Casa del Cinema di villa Borghese il Centro Sperimentale di Cinematografia festeggia i suoi ottanta anni di attività attraverso una serie di proiezioni e incontri con alcuni degli innumerevoli ex allievi e con una mostra fotografica periodizzata per i decenni che vanno dal 1935 al 1985. Cavani, Bellocchio, Verdone, insieme ad altri registi e sceneggiatori intervengono per raccontare la personale esperienza vissuta nei corridoi e nelle aule della prima scuola italiana dedicata al cinema e ai suoi mestieri.
Il fatto che, per naturale evoluzione, il Centro Sperimentale non sia più così “centrale” nel cinema italiano, non toglie nulla alla testimonianza che l’istituto di via Tuscolana ancora oggi offre all’arte cinematografica; questo proprio non dimenticando l’intuizione innegabilmente profetica della gerarchia fascista da cui esso nacque – oggi pienamente confermata – che recepiva l’importanza delle immagini nel mondo moderno e coglieva la forza persuasiva, propagandistica della regìa nel raccontare alle grandi masse popolari; il programma completo su http://www.fondazionecsc.it/news.jsp?ID_NEWS=3007&areaNews=12>emplate=news_archivio.jsp
Certo, lascia perplessi che proprio via Tuscolana 1524, Cinecittà e tutto il quartiere intorno, che di questa storia fanno parte integrante, che per urbanistica reale e immaginaria sono intimamente legati al Centro, restino fuori dalla celebrazione, come fuori sono tenuti dalla sua attività culturale e divulgativa, da anni al cinema Trevi.
Lascia un commento