Cleanweb Hackathon edizione 2014 è una gara in due giorni tra programmatori di varia competenza ed esperienza per creare innovative applicazioni e nuove startup digitali; si terrà il 17, 18 e 19 gennaio 2014 presso l’Enlabs Luiss di via Giolitti 34. Organizzato dalla comunità internazionale Cleanweb e sostenuto dalla regione Lazio e dal Ministero dell’Ambiente, quest’anno si concentrerà sulle tecnologie ecocompatibili per i quattro elementi, Clean four elements, il clima, l’ambiente, l’acqua, i trasporti. Non si ha idea di quanto del mondo reale può essere trasformato in bit, informazioni digitali, e, attraverso la connettività telematica, reso immediatamente disponibile dovunque a chiunque, uomo o computer, sia preparato a interpretarlo. L’elettronica dei sensori consente a chi sa manipolare i linguaggi informatici di raccogliere dati ed elaborare risposte precise in tempo reale. Questa volta la creatività di programmatori e aspiranti imprenditori digitali si proverà, partendo dall’esperienza del Comune di Bologna in quanto partner del progetto europeo LIFE + Blue AP, nell’implementare sistemi informatici in grado di rendere le città di medie dimensioni, come il capoluogo emiliano, resilienti, cioè resistenti ed adattive agli effetti dei cambiamenti climatici.[Continua]
Archivi per Gennaio 2014
La Sardegna nuragica al Museo di Valle Giulia
Più di un quarto di nuraghe ogni kilometro quadrato di Sardegna; costruiti a partire dal 1700 a.C., disseminati su tutto il territorio, molti perduti o in via di comparsa, prodotti dalle popolazioni sarde ancora fino alla conquista romana, anche se solo in miniatura come simboli della propria età dell’oro. Più delle piramidi per Egizi e civiltà precolombiane e degli Ziqqurat per le civiltà mesopotamiche, questi pesanti edifici troncoconici identificano i gruppi umani che li hanno innalzati sul paesaggio sardo. Eppure, anche se molti studiosi si sono convinti della loro funzione amministrativa e militare, di dominio, controllo e difesa sui territori e sulle popolazioni circostanti, con certezza nessuno ha stabilito a cosa servissero realmente. Un tronco di cono ne avvolge un altro più piccolo separandosene con un intercapedine, entrambi ottenuti sovrapponendo cerchi sempre meno ampi di massi rozzamente smussati e posati a secco, i superiori leggermente aggettanti rispetto agli inferiori per stringersi infine a formare come tetto una falsa cupola. Nell’intercapedine una massiccia scala a chiocciola per salire ai piani, massimo tre. A terra nella stanza centrale un grossa cavità per stivare derrate.[Continua]
All'ex stabilmento Fiorucci l'emarginazione diventa arte
Nell’agglomerato industriale dove Fiorucci produceva insaccati – per anni un fantasma nella periferia Tor Sapienza – un gruppo multietnico di persone e famiglie senza casa e senza lavoro, forzando i cancelli arruginiti, dal 2009 si è stabilito in equilibrio precario sulla linea che li separa dal quartiere e la legalità. Spinti dalle ferite profonda dell’emarginazione e del disagio, essi hanno dato un contributo alla comunità che già progettualmente potremmo definire artistico, traslando una porzione di città morta verso nuova vita. Ma non avrebbero potuto comunicare e rendere accettabile il loro codice narrativo all’esterno – società, quartiere, ordine costituito – se dall’esterno non fosse arrivato l’imprimatur dell’università, degli architetti, della critica, quindi dei media; l’arte e la cultura che la società riconosce come tale insomma. Nient’altro che questo è avvenuto quando il più che affermato studioso filmaker Giorgio de Finis e Fabrizio Boni, prodotti da Luca Argentero, hanno realizzato il documentario-progetto artistico Metropoliz, coinvolgendo artisti affermati con opere ed istallazioni all’interno delle stesse abitazioni di fortuna, e filmando gli occupanti l’ex fabbrica mentre si dedicano anima e corpo a recitare il soggetto di de Finis; L’idea di una fuga definitiva, quella verso la luna, da parte di chi è respinto da tutti i luoghi di questa terra. per chi è interessato il Museo dell’Altro e dell’Altrove è su via Prenestina 913. SpaceMetropoliz[Continua]